Aprire un banco al mercato potrebbe essere una buona occasione per chi vuole avviare un’attività o per un giovane che è affascinato da questo mondo e vuole mettersi alla prova.
Ci sono almeno 5 motivi per cui conviene aprire un banco al mercato:
- I costi sono nettamente inferiori rispetto all’acquisto o all’affitto di un locale
- Possibilità di vendita anche per i piccoli produttori che hanno un solo prodotto (come ad esempio per i produttori di olio, vino etc)
- La localizzazione dei mercati nei centri urbani e turistici favorisce una maggiore affluenza di persone e permette di avere una maggiore visibilità
- Si può contare su una clientela già fidelizzata perché abituata a fare la spesa al mercato e quindi è più facile farsi notare e raggiungere più persone anche se si è all’inizio del proprio lavoro
- È possibile scegliere il settore più congeniale alle proprie esperienze e competenze, al mercato si può spaziare dalla vendita dei generi alimentari, all’abbigliamento, alla cosmesi ai casalinghi.
Quanto costa aprire una banco al mercato?
Come accennato all’inizio dell’articolo i costi per aprire un banco sono più contenuti rispetto a quelli che si possono sostenere se si decide di aprire un negozio.
Il canone di affitto per avere un banco al mercato è di circa 2000 euro annui, tale cifra può variare anche in base al comune in cui si opera ma resta tuttavia di gran lunga più vantaggioso rispetto al canone di locazione di un negozio su strada.
Quali sono le procedure per avere una licenza per aprire un banco al mercato?
Le autorizzazioni per l’esercizio della vendita in un posteggio dato in concessione, vengono rilasciate dal Comune mediante avviso pubblico.
Per lo svolgimento dell’attività di vendita è necessario disporre dei requisiti morali e professionali, così come stabiliti dall’art. 71 del D. Lgs n. 59/2010 e s.m.i. In caso di vendita (e somministrazione) di prodotti alimentari è necessario altresì lo specifico requisito professionale necessario per poter vendere e somministrare generi alimentari.