TRENT’ANNI DEL MERCATO CASAL DE’ PAZZI
Il 20 maggio 1993 apriva il Mercato Casal de’ Pazzi, con solo quattro banchi che oggi, a 30 anni di distanza, sono diventati ben 58, e rappresentano tutti insieme un punto di riferimento per un quartiere privo di grandi spazi di aggregazione. Al mercato gli operatori hanno organizzato una festa per celebrare l’anniversario.
IL MERCATO CASAL DE’ PAZZI, LA TUA CASA FUORI CASA
Recentemente, in collaborazione con i nostri consulenti, il mercato Casal de’ Pazzi si è donato una nuova veste grafica, per crearsi un’immagine nuova e più affine a quello che il luogo sa donare alla clientela del quartiere che lo ospita, e tra le varie proposte di “nuovo motto” quella che in cui gli operatori si sono subiti rivisti e riconosciuti è stata proprio la frase “La tua casa fuori casa”. Partiamo proprio da questo per raccontare la storia di un mercato che, a differenza di molti altri rionali romani, è fisicamente qualcosa di più per il suo quartiere, e non solo in termini metaforici o concettuali. Spazio di compravendita di qualità ovviamente, luogo familiare e caloroso certo, ma questo mercato ha anche una funzione sociale importantissima per l’omonima zona di Roma dove è situato. Per chi non la conosce, parliamo di un quartiere sviluppatosi come quartiere “dormitorio”, secondo quello stile di programmazione urbanistica degli anni ‘80 che tendeva ad organizzare i nuovi quartiere che servivano all’espansione della città pensandoli solo come dei grandi e ampi contenitori di residenze, perdendo di vista quasi completamente l’importanza di luoghi di aggregazione, di ritrovo, luoghi dove il cittadino poteva fare qualcosa in più che abitare. Ecco, il mercato Casal de’ Pazzi, anche se non nato per soddisfare quel bisogno, è stato il luogo che ha saputo assorbire questo bisogno primordiale e diventare un primo e unico luogo per gli abitanti dove ritrovarsi, conoscersi, aiutarsi, riconoscersi e riempire il tempo fuori casa. Basta farci un giro una mattina per respirare subito un aria di comunità, di luogo che appartiene alle persone che lo frequentano ogni mattina, e non le ospita soltanto per una compera o un boccone.
LA STORIA DEL MERCATO E I PIONIERI
La “casa fuori casa” del quartiere nasce, come detto, nel 1993, il 20 Maggio quando apre ufficialmente il Mercato rionale di quartiere, un quartiere che fino a quel momento era un semplice congregato di palazzi densamente affollati. All’inizio gli operatori erano pochini, “pochi ma buoni”, come si usa dire in queste occasioni. Sono quelli che gli operatori attuali del mercato chiamano “i pionieri”, giusto per rimarcare ancor di più il concetto di come questo mercato non sia stato per le persone che ci lavorano o ci abitano nei dintorni un luogo commerciale come un altro, ma sia diventato presto il luogo che rappresenta il quartiere e la vita quotidiana al suo interno, tanto da usare la parola “pionieri” per indicare i primi che diedero vita al mercato, come se fossero portatori di civiltà in un luogo dove prima non c’era nulla. Ma al di là di questo risvolto astratto, i “pionieri” del mercato, che sono Alfonsi Pia, Mastrofini Maurizio, Silvestri Giancarlo e Vittozzi Sonia, lo sono stati di fatto, tanto che come ricorda l’attuale presidente Stefania Di Francesco, per velocizzare l’apertura del mercato si misero in prima linea pulendo banchi, rimuovendo calcinacci e dando una mano per terminare l’opera e poter finalmente aprire il loro banchi e di conseguenza, il mercato Casal de’ Pazzi. Pionieri nella concezione delle persone ma anche nei fatti; il mercato lo hanno costruito, in un certo senso. Da quei primi 4 banchi il mercato di strada ne ha fatta: oggi sono 58 gli operatori su 62 box disponibili, e il mercato offre tantissima scelta merceologica, ospitando diverse botteghe di alimentari, dalla pescheria alla macelleria all’ortofrutta, banchi di gastronomia pronta e pasta fresca, una pizzeria, un hamburgeria e tantissimi servizi alla persona, dall’estetista e cura delle unghie alla parrucchiera, passando per l’ottica, l abbigliamento, la sartoria e artigianato vario. In poche parole: è difficile uscire dal mercato senza trovare quello che si ha bisogno, che siano i migliori ingredienti per una ricetta da provare, o un vestito e una nuova acconciatura per un’occasione speciale.
IL SODALIZIO CON MERCATI D’AUTORE
Oltre ad essere difficile uscire senza ciò che si cercava, la verità è che dal mercato è proprio difficile uscirne, in generale. Questo perchè è stato uno dei primi mercati, insieme al Mercato Nomentano di Piazza Alessandria, a credere nella visione di futuro (ma anche di presente) del nostro progetto Mercati d’Autore, e nel 2017 ha iniziato il percorso che lo ha portato a creare 2 aree ristoro di design che hanno donato bellezza e modernità al mercato, diventando ben presto aree di incontro e frequentazione per i cittadini e i clienti, oltre ad offrire l’opportunità agli operatori attivi nella preparazioni dei cibi di poter garantire ai loro clienti un luogo dove consumare le pietanze senza, appunto, uscire dal mercato. Queste aree, oltre ad essere godute ogni giorno dai cittadini, hanno portato interesse verso il mercato per operatori che volevano investire in attività di artigianato alimentare, garantendo oggi al mercato diversi banchi che oltre a vendere preparano piatti caldi o freddi da consumare sul posto e c’è ne per tutti i gusti, dalla pizza ai primi ai taglieri agli hamburger. E anche oggi, come raccontato sui nostri social ufficiali, il mercato Casal de’ Pazzi continua con la sua sfida alla modernità, e in questi mesi sta completando un nuovo processo di abbellimento per rendere ancora più belli, accoglienti e contemporanei i suoi spazi destinato al pubblico, con l’installazione di pannelli e cartelloni realizzati con la nuova identità visuale del mercato, anch’essi in collaborazione con i nostri consulenti. Perché il mercato Casal de Pazzi è anche un vero e proprio mercato d’autore.
LA FESTA DEI TRENT’ANNI
Per celebrare l’anniversario il giorno esatto della prima apertura, il 20 Maggio, gli operatori si sono riuniti presso il mercato per festeggiare con la clientela di tutti i giorni questo storico traguardo, con la consapevolezza di non aver gestito per tre decadi solo uno sfogo commerciale, ma aver costruito, scelta dopo scelta, serranda aperta dopo serranda aperta, una comunità, un luogo dove viene restituito al rapporto commerciante – cliente la parte umana della relazione, e non solo la meccanicità del dover soddisfare un bisogno pratico, da un lato, e l’esigenza di vendere merce, dall’altro. Trent’anni di vendite e di acquisti, si, ma anche di rapporti umani, di condivisione di vita e esperienze, di creazione di valore per un quartiere e delle persone che si sono trovate ad abitare in una zona costruita ed elaborata architettonicamente e urbanisticamente solo per ospitarli, ma che dal 1993 invece è diventato anche un luogo dove vivere e vivere il sociale, grazie a qualche banco e delle persone che in questi ci hanno creduto, riuscendo a mettere una toppa e trasformare un quartiere dormitorio in un quartiere sveglio e vivo, stretto attorno al suo mercato, alla sua “casa fuori casa”. Auguri al Mercato Casal de’ Pazzi!
NON SEI MAI STATO AL MERCATO CASAL DE’ PAZZI?
E se abiti o lavori in zona e non sei mai andato al mercato Casal de’ Pazzi per i tuoi acquisti o semplicemente per una pausa pranzo, scopri i banchi del mercato visitando la pagina del nostro sito dedicata, clicca qui.