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Mercato “Gigi Proietti” Tufello: l’archetipo del mercato romano di periferia.

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Lo storico Mercato Tufello è la rappresentazione reale della classica immagine del mercato romano: popolare, solidale e identitario. Ma nonostante il suo ruolo determinante per il quartiere, deve ancora lottare per non essere dimenticato dalle istituzioni centrali. Scopriamo la sua storia e la sua ultima battaglia a favore della cittadinanza.

Mercato “ Gigi Proietti” Tufello: un icona di quartiere.

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Il mercato “Gigi Proietti” Tufello nasce intorno agli anni ’70 e da subito comincia a rivestire un ruolo determinante per il quartiere in cui si affaccia, da un punto di vista tanto commerciale quanto sociale. Al tempo non vi era la figura del “Presidente” come oggi, che rappresenta legalmente l’associazione degli operatori del mercato, ma la direzione era comunque affidata a uno degli operatori, che però prendeva una denominazione tanto antica nel suono quanto evocativa nella percezione: “Il Capo Piazza”. Agli albori il capo piazza era Giovanni Gentile che guidò il mercato nei suoi primi anni di attività, quando la struttura, appena costruita, rappresentava un fiore all’occhiello nel panorama dei mercati rionali capitolini. A quei tempi i banchi erano pochi, ma di lì a poco sarebbero cresciuti, di pari passo con la crescita demografica e residenziale del quartiere. Da subito il mercato si distinse per la capacità degli operatori di offrire non molte categorie merceologiche, principalmente alimentari, fiori e abbigliamento, ma di indubbia qualità. Con il passare degli anni però i servizi offerti hanno visto un ampliamento notevole, e così la necessità di interventi di riqualificazione: il primo fu fatto nel 1997 che ha fornito al mercato pressappoco l’aspetto con cui lo vediamo oggi.

Oggi il mercato è guidato da Alessandra Ranzani, nipote del primo “capo piazza” che ha guidato gli anni della nascita e della valorizzazione, quel Giovanni Gentile citato poc’anzi. La prima sfida importante per Alessandra sarà quella della prossimo intervento di riqualificazione previsto per il 2023 che porterà al mercato una nuova veste contemporanea. Ma la vera virtù del luogo non sta tanto nella sua accoglienza strutturale, quanto nella sua atmosfera popolare e comunitaria in cui si è immersi camminando al suo interno.

Mercato Tufello: l’archetipo del mercato romano

gigi proietti tufello

Quando, nell’imaginario comune, si pensa ad un mercato rionale le immagini che si susseguono sono di un luogo popolare, dove consumatori ed esercenti si incontrano in uno scambio sociale che va oltre la compravendita di beni. Un luogo dove la cittadinanza trova il suo punto di riferimento, dove scambiare chiacchiere e pettegolezzi di quartiere, dove entrare per un acquisto ed uscirne arricchito di compagnia, pareri e opinioni, dritte per qualche problema da risolvere, sorrisi e tempo speso bene. Ecco, il mercato Tufello è la rappresentazione fisica di questo immaginario comune. Situato a cavallo fra due quartieri densamente popolati, Val Melaina e, per l’appunto, il Tufello, per gli abitanti del luogo è ed è sempre stato il vero fulcro della vita di quartiere. Un luogo di compravendita, certo, ma anche di ritrovo, di valore umano, prima che commerciale. Se ci si perde a chiacchierare con gli operatori, questi sono veri e propri ambasciatori della zona; conoscono tutte le dinamiche e i volti, conoscono le esigenze, i vissuti, le gioie e i dolori di ogni residente e ogni mattina tirano su la saracinesca con l’intento di soddisfare il loro bisogno quotidiano, ma anche di onorare quello che è il loro ruolo indiretto: alimentare e costruire un porto sicuro di quartiere dove le persone possano sentirsi a loro agio, in un clima di solidarietà, buon umore e comunità. Il Mercato Tufello è l’archetipo del mercato rionale romano classico, un luogo dove la socialità, la mutua assistenza, il sostegno reciproco si trasmettono, sotto forma di qualche chilo di ortaggi o qualche acquisto di casalinghi. E la recente intitolazione a Gigi Proietti, che da bambino abitava nel quartiere con la famiglia, è stata una doveroso attestato della natura popolare e aggregante del mercato.

Le periferie dimenticate, la lotta di Alessandra Ranzani.

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Queste caratteristiche sono insite al mercato Tufello, cosi come in altri mercati di Roma, tant’è che venne scelto nel 2010 come luogo per l’apertura di uno sportello comunale di anagrafe della zona, nel 2010. Anche se può sembrare una banalità, il messaggio è chiaro: gli abitanti della zona vivono e vendono come piazza principale il mercato stesso, che quindi è i luogo migliore per fornire anche i servizi essenziali alla cittadinanza. Lo sportello ebbe un risconto molto positivo dagli abitanti di quartiere, considerando anche che questo era sprovvisto di uffici comunali, costringendoli a recarsi per le loro esigenze al più lontano ufficio di Via Fracchia, a quasi 4 km di distanza, nella zona di Talenti. Una classica storia di disservizi nelle periferie cui però il mercato aveva saputo porre rimedio, garantendo a tantissime persone una facilitazione che spesso viene data per scontata. Ma, come purtroppo molti abitanti di Roma sanno, spesso gli enti pubblici adoperano scelte che sembrano avere senso da un punto di vista logistico o tecnico, ma che non tengono minimamente in considerazione le vere necessità dei cittadini, specie nei quartieri periferici. E così lo sportello comunale interno al mercato è stato recentemente chiuso, ed ad oggi il Comune non ha fornito una spiegazione. Alessandra Ranzani, presidentessa del mercato, è attiva in una lotta burocratica per capire, prima di tutto, le motivazioni dietro un disservizio del genere e per farlo riaprire. Perché non si tratta solo di un mero ufficio burocratico ma di un simbolo di distanza e di scarsa considerazione verso alcuni quartieri, e quindi dei suoi numerosi abitanti, da parte delle istituzioni centrali. La battaglia in atto dimostra quanto il mercato Tufello non sia solo un luogo dove riempire qualche busta della spesa, ma una vera e propria roccaforte di identità, vivacità e solidarietà di una fetta di Roma, che come tante altre, lotta per la propria dignità e i propri diritti.

Noi di Mercati d’Autore siamo in prima linea a sostenere le istanze del mercato Tufello e auguriamo ad Alessandra Ranzani, e a tutto il mercato “Gigi Proietti” Tufello buona fortuna!

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