Prendi un libro, libera un libro: il bookcrossing nei mercati rionali.
L’iniziativa, lanciata nel 2019 dal Comune di Roma ha ricevuto a fine 2022 una nuova spinta che aiuterà la diffusione dei punti di scambio libri nei mercati rionali.
Il "book crossing" nei mercati rionali: ecco le novità
Il “book-crossing” pubblico del Comune di Roma è stato lanciato nel 2019, tramite la la rete “Biblioteche di Roma” che aveva predisposto una sede centrale di raccolta libri presso gli uffici di Via Aldrovandi 16, al quale doveva avere seguito l’installazione di punti di libero scambio di libri nelle zone pubbliche strategiche. In quest’ottica, i mercati rionali hanno rappresentanto fin da subito un habitat ideale ma la diffusione dei punti era fino ad’ora proceduta a rilento, anche per colpa di alcuni cavilli burocratici. Alcuni mercati avevano predisposto una zona al loro interno per ospitare i libri degli utenti, ma mancava ancora la cornice legislativa, rendendo zoppicante la diffusione. E’ però notizia di fine anno che con una nuova delibera il Campidoglio ha modificato il regolamento delle attività commerciali su aree pubbliche, rendendo più facile e vantaggioso per le AGS ( Associazione di gestione servizi, gli enti che gestiscono i mercati rionali) l’installazione delle aree destinate alla condivisione spontanea e gratuita di libri.
Tra le novità principali l’esenzione di un canone concessorio da versare al Comune e l’impegno da parte dei Municipi di provvedere attivamente alla ricognizione delle zone adibite a book-crossing all’interno delle strutture dei mercati e la promozione e affidamento di esse ad associazioni su base volontaria.
Grazie a questo nuovo impulso il book-crossing si sta diffondendo sempre di più nei mercati rionali, impreziosendoli e rimarcando ancora una volta la capacità di essere luoghi non solo commerciali, ma veri e propri contenitori di cultura e aggregazione sociale.
La storia del "book-crossing", la nascita e la diffusione globale.
Il fenomeno del “Passalibri” o “Liberalibri” , in italiano, nasce nel 2001 negli Stati Uniti grazie all’iniziativa di Ron Hornbaker e sua moglie Kaori, che aprirono il portale web bookcrossing.com con l’utopica idea di “rendere il mondo una biblioteca a cielo aperto”. La diffusione fù rapida, incessante e sopratutto globale: oggi sul loro sito, dove chi organizza una “zona ufficiale di scambio” ( denominata ufficialmente OBCZ) può registrarla sul sito e inserire un codice univoco dei libri presenti, così da tracciare il percorso di quel libro man mano che viene condiviso o passa di mano tra una persona e l’altra o tra una zona di scambio e l’altra.
In Italia il fenomeno si è sviluppato quasi subito, coinvolgendo dapprima le grandi città e successivamente vedendo nascere zone di scambio particamente ovunque, spesso e volentieri in maniera fantasiosa e capaci di impreziosire l’area dove veniva installata. Ogni anno poi in primavera si svolge l’incontro nazionale dei bookcrosser italiani, e Roma è stata sede per 3 volte: nel 2003, nel 2007 e nel 2012. Anche se è di fatto impossibile accertare che la registrazione del percorso dei libri sia stata sempre effettuata sul sito madre, rimane di certo il fatto che questo sia servito a diffondere una cultura e una consapevolezza verso la lettura e la libera diffusione e circolazione di essa che di per se è una grande conquista.
Book-crossing nei mercati rionali: la lista aggiornata.
Ma torniamo alla diffusione del fenomeno nei nostri mercati rionali capitolini.
Vi riportiamo una lista dei mercati in cui abbiamo pottuto accertare la presenza di una OBZC ( zona ufficiale di scambio) attiva e funzionante:
1. Mercato Trieste
2.Mercato Talenti
3. Mercato Nomentano
4. Mercato Casilino 23
5. Mercato Serpentara
6.Mercato “Gigi Proeitti – Tufello”
7. Mercato “Savoia”
Man mano che verificheremo nuovoi mercati aggiorneremo questa lista.
E se siete operatori o clienti di un mercato dove è attiva una Zona ufficiale di scambio del bookcrossing, segnalatecelo inviando una foto a mercatidautore@gmail.com.
Buon “liberalibri” a tutti!