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Arriva la primavera nei mercati rionali, come mangiare di stagione.

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Inizia la stagione per eccellenza dell’ortofrutta: la primavera! I banchi dei mercati in questo periodo esplodono di colori e profumi con quell’abbondanza tipica di questa stagione, tra merce stagionale e gli ultimi raccolti della frutta e verdura invernale. Scopri le varietà primaverili e perché è importante scegliere sempre di mangiare locale e di stagione.

Mangiare di stagione: cosa vuol dire, in concreto?

Da diversi anni ormai, nella comunicazione pubblicitaria come in quella giornalistica, il motto del “mangiare di stagione” è oramai onnipresente, un ritornello che è entrato in testa a tutti, decantato da chiunque venda cibo, ma spesso senza le dovute spiegazioni sul perché sia davvero così importante, messaggi pubblicitari a parte.

UUno studio del 2020 dell’ EUFIC (Consiglio europeo di informazione sull’alimentazione), un’organizzazione per la promozione di stili di alimentazione sani e sostenibili finanziata dall’Unione Europea, questo ci chiarisce come i punti da tenere in considerazione per giudicare il consumo stagionale benefico per l’ambiente e per gli individui sono essenzialmente due: l’impatto di GHG ( le emissione di gas serra) e l’apporto nutrizionale dei prodotti.

In merito al primo punto l’organizzazione arriva alla conclusione che il mangiare locale assicura un’impronta di carbonio, quindi delle emissioni di gas serra, inferiore ma esclusivamente quando la provenienza sia associata a delle pratiche di coltivazione su campo e non dispendiose in termini di consumo di energia. Per riassumere: non basta la provenienza locale, e quindi una minor emissione collegata al trasporto, di un prodotto se questo è stato coltivato in tecniche energicamente dispendiose come le serre controllate. Paradossalmente questi ultimi hanno un ciclo di vita più impattante sull’ambiente dello stesso prodotto, coltivato e colto a maturazione stagionale, proveniente dall’altra parte del mondo. Per assicurarsi una spesa rispettosa dell’ambiente quindi, la chiave è sempre la stagionalità: meglio se locale, ma preferibile anche quando questa non c’è, se l’alternativa sono merci di cui non si conosce la tecnica di produzione o si pensa sia diversa dalla tradizionale su campo.

Soffermandoci invece sul secondo elemento, ovvero quello della conservazione dei nutrienti, sempre secondo il report citato è innegabile che anche con le migliori tecniche di conservazione, la carica di nutrienti di un prodotto tende a scendere con il tempo, e consumarlo nel periodo di maturazione stagionale è l’unico modo per garantirsi di sfruttare più possibile le capacità nutrizionali dell’alimento.

Le primizie di primavera

 

frutta e verdura di primavera

Constatato che la scelta migliore, per l’ambiente e per noi, è quella di scegliere frutta e verdura raccolta stagionalmente, a prescindere dal luogo di produzione, scopriamo quale frutta e verdura vedono il loro periodo di raccolta nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio. In questo periodo troviamo un misto fra le ultime raccolta delle varietà invernali e quelle propriamente primaverili, tutte insieme a riempire e colorare i banchi ortofrutta dei mercati rionali. Ecco una lista:

FRUTTA: via libera al consumo delle varietà da stagione fredda come kiwi, mandarini, mele e pere, cedri mentre si affacciano le prime nespole, fragole e soprattutto ciliegie.

VERDURA: Analogamente alla frutta la primavera è un crocevia che ci regala prodotti al massimo delle potenzialità sia invernali che estive. Marzo è il mese perfetto per broccoli, cicoria, verze, bietole e spinaci a cui si affiancheranno le vere primizie di questo periodo: gli asparagi, i piselli, le fave, i carciofi, fagiolini e taccole ma anche finocchi, porro e cetrioli, oltre a tante tipologie di insalate.

Cosa cucina in primavera? La vignarola!

vignarola romana

Ora che sappiamo cosa comprare per assicurarci una dispensa di stagione, è ora di scegliere cosa cucinare. Le ricette primaverili sono tante, dalle paste ai sformati con le verdure, senza dimenticare le confetture di fragola, ciliegie che fatte in questa stagione conservano un gusto e un profumo incredibile.

Ma la ricetta primaverile per eccellenza, a Roma e nel Lazio, che rappresenta meglio questo periodo è sicuramente la vignarola. Si tratta di una ricetta antichissima, le cu origini vengono additate al territorio di Velletri, dove era comune fra i vignaioli della zona salutare l’inverno e dare il benvenuto alla bella stagione cucinando insieme gli ultimi carciofi con le primizie primaverili. Rispetto a tanti altre tradizioni romanesche di questo periodo, come la pizza al formaggio o la coratella, questa miscela di verdure è stata a lungo poco popolare ma grazie alla maggiore attenzione degli ultimi anni sull’importanza del consumo di verdure sta tornando ad avere il posto che merita, in ambiente domestico come nei ristoranti.

La ricetta è tanto semplice quanto gustosa, è ovviamente un piatto vegetariano ma i più esigenti possono sempre optare per la versione più moderna, che aggiunge a carciofi, fave, piselli e lattuga qualche tocco di guanciale o pancetta.

La ricetta per prepararla a casa, per 4 persone:

INGREDIENTI:

3 carciofi romani

400 g fave

2 cipollotti

400 g piselli

1 cespo lattuga romana

½ bicchiere vino bianco

Sale

Pepe nero

Limone

Mentuccia

100 g guanciale (facoltativo)

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa sbucciamo e sgraniamo fave e piselli e puliamo i carciofi, lasciando questi in una ciotola con acqua e limone per non farli annerire.

In un tegame cominciare facciamo soffriggere in olio la parte bianca del cipollotto e , se gradito, i cubetti di pancetta o guanciale. La parte bianca del cipollotto non va buttata: immergetela in acqua insieme a carota e sedano e anche i baccelli dei piselli per creare un brodo vegetale.

Una volta che cipollotto e guanciale sfrigolano, sfumiamo con il vino bianco e lasciamo evaporare l’alcool, per poi aggiungere i carciofi tagliati a fettine sottili. Dopo 10 minuti di cottura, completiamo con fave, piselli e aggiustare con il brodo vegetale ogni tanto, cercando di non farla diventare una zuppa, ma lasciare il tutto sempre asciutto.

Dopo 15 minuti di cottura è ora di aggiungere la lattuga romana e finire la cottura per altri 5 minuti. Non resta che completare con sale, pepe e mentuccia romana a piacere e servire il tutto come contorno o utilizzarla per saltare una pasta. nel secondo caso, meglio scegliere un formato corto, come rigatoni o mezze maniche.

Acquista le primizie di primavera ai mercati rionali!

banco ortofrutta al mercato esquilino - romaPer preparare la vignarola o qualsiasi altro squisito piatto primaverile, come sempre il nostro consiglio è di scegliere i mercati rionali per la propria spesa, il miglior modo per essere sicuri di acquistare frutta e verdura veramente stagionale, e dove poter assicurarsi della provenienza di essa, parlando direttamente con gli operatori che la scelgono ogni giorno. Scopri il mercato della nostra rete più vicino a casa o al tuo luogo di lavoro consultando la nostra lista dei mercati in rete.

Buona Primavera a tutti!

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